La stretta di mano: dire tutto di sè e conoscere il nostro interlocutore con un gesto
Si può conoscere il carattere di una persona, prima che apra bocca da una stretta di mano. Il semplice gesto di stringere la mano per salutare una persona è carico di significati che riguardano la nostra personalità e il nostro stato d’animo in quel preciso momento.
Da come s’impongono le mani prima della vera e propria stretta si può capire com’è il rapporto tra le due persone che si salutano.
Chi impone per primo la mano, da come la porge mostra per primo la sua posizione nel rapporto. Oggigiorno sono usati principalmente tre tipi di strette di mano:
- Predominio: chi impone la mano per primo rivolge il palmo verso il basso. In questo caso la persona ha una grande fiducia in se stesso a tal punto da prevaricare gli altri, imponendo la sua autorità.
- Sottomissione: la mano è posta con il palmo verso l’alto. Nel linguaggio del corpo dell’uomo mostrare il palmo delle mani sta a indicare che si è disarmati e non si è una minaccia, come il gesto del cane che mostra il collo in segno di sottomissione. La persona che saluta in questo modo indica sottomissione e riconosce un’autorità e rispetto nell’altra.
- Uguaglianza: in questo caso non è rivolto nessun palmo delle mani verso il basso. Questo trasmette come messaggio la stabilità di un rapporto di parità tra le due parti. È tipicamente spontaneo da entrambe le parti tra amici o persone affini tra loro.
Anche dalla risposta all’imposizione della mano si può capire molto. Si può accettare il tipo di stretta imposto oppure si può ribalta la situazione.
Nel caso della stretta predominio, o in modo involontario o volontario, è possibile passare a una presa di uguaglianza rifiutando l’autorità o la superiorità dell’interlocutore prepotente. Mentre il prepotente si avvicina, si avanza con il piede destro e si porge la mano; in questo modo che l’altra persona è costretta a portare il palmo in posizione neutra, adottando la stretta dell’uguaglianza, per riuscire a stringere la mano.
Nel caso di stretta di sottomissione, invece chi risponde al saluto può inconsciamente riportare la presa in stretta di uguaglianza per ristabilire una parità tra le due parti.
Da come si stringe la mano, si può capire com’è il carattere della persona. È un gesto involontario che è strettamente legato alla nostra personalità e tramite questa trasmettiamo inconsapevolmente un’opinione buona o pessima. La stretta di mano deve essere stretta, energica e calorosa per predisporre positivamente l’interlocutore. Un maggiore effetto è suscitato dalle donne che subito fanno emergere il carattere socievole, gioioso, curioso e aperto.
Chi si lascia convincere da una stretta di mano debole? Nessuno.
Una stretta di mano debole, casomai si offre solo le punta delle dita, indica che si vuole evitare il contatto fisico e quindi l’individuo è altezzoso, schivo e nei peggiori dei casi opportunista. Invece se la stretta di mano è forte, è tipico di persone sicure di sé, molto razionali, dal carattere forte e dominante. Invece, una stretta troppo forte sta a indicare che la persona è esibizionista e nei peggiori casi aggressiva.
La sudorazione della mano indica che l’interlocutore non è per nulla a suo agio ma in una situazione di stress. La stretta di mano insolitamente fredda è indice di scarsa socievolezza, tendenza al temperamento introverso e a comportamenti nevrotici e depressivi. Però c’è da ricordare che anche per problemi di circolazioni del sangue molte persone hanno le mani fredde.
È importante rilevare che anche se la stretta di mano è solo una prima impressione che può anche rivelarsi errata, ed è necessario andare avanti nell’incontro per conoscersi meglio.
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